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- Rama è una ragazza di 15 anni, si è trasferita in Italia dalla Siria.
- Oggi inizia la scuola. Sono preoccupata. Chissà come mi accoglieranno!
- Il primo giorno di scuola.
- Buongiorno ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna di classe.
- Ciao , sono Rama .
- Ciao, io mi chiamo Antonio.
- Uffa! Ci mancava solo lei!
- Quando la lingua è diversa...
- Come è andata la verifica di matematica?
- Ok , ci vediamo più tardi
- Meglio non pensarci. Vi va una pizza stasera?
- Rama come tanti ragazzi ha lasciato il suo paese, perchè c'era la guerra. Ora vive in Italia insieme ai suoi fratelli e sorelle.
- Rama è sola e piange perché non ha amici
- Che faccio? Nessuno si accorge di me e a scuola non mi rivolgono la parola.
- All'inizio è stato molto difficile, perché non capiva la lingua italiana e cercava di imparare le parole.
- La forza dell'amicizia oltre le differenze
- Bello! Però non conosco bene la lingua .
- Ciao Rama, io mi chiamo Sara, vorrei essere tua amica.
- Ci siamo noi a darti una mano; se ti va possiamo andare a mangiare una pizza stasera.
- Mentre gli altri parlano tra loro, Rama resta in disparte ed è molto triste... A volte la lingua crea un muro tra le persone.
- La prima pizza insieme.
- Rama è triste, perché sente l'indifferenza degli altri. Vorrebbe essere accettata dagli altri così come è, con la propria lingua e la propria cultura.
- Il giorno seguente, Rama arriva a scuola e incontra alcuni suoi compagni di classe, che per la prima volta parlano con lei e sono molto accoglienti.
- Rama ha trovato nuove amicizie ed è molto contenta! Grazie a loro si farà conoscere anche da tutti gli altri compagni.
- Ciao! Bene, grazie dell'invito.
- Ciao ragazzi! Come state?
- Ciao! Bene. Rana, che pizza preferisci?
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