La notte in cui Taranto conobbe il terremoto

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  • Avete sentito tutti il boato?
  • Un terremoto!!!
  • Presto! Tutti sotto la statua!!!
  • Va tutto bene?
  • Si! per fortuna stiamo tutti bene
  • Il 20 febbraio 1743. Alle 16,30 a Taranto, le case iniziano a tremare e echeggia un boato. Si trattava di un terremoto che stava provocando morte e distruzione in Grecia e nel Salento.
  • Non c'è dubbio, è stata la Madonna a proteggerci!
  • Quella notte molti tarantini disperati si rifugiarono ai piedi della statua dell'Immacolata per ricevere protezione divina.
  • Faremo onore alla Madonna ogni febbraio!!!
  • Il mattino seguente si risvegliarono tutti in vita e senza alcuna ferita. Anzi, Taranto stessa non aveva subito quasi nessun danno!
  • Faremo dell' Immacolata una nuovo patrono!
  • Anche se in realtà i pochi danni erano causati dalla distanza dall' effettivo terremoto, molti tarantini pensarono che fu l'Immacolata a proteggerli.
  • Il sindaco dell'epoca, Scipione Marrese, decise di onorare la Madonna con preghiere da tenersi ogni anno, nel mese di febbraio, nella cattedrale.
  • L' Immacolata, così, fu venerata come Patrona minore della città, accanto al Patrono principale S. Cataldo.
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