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Le Colonne d'Ercole

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  • Il rapporto dell’uomo con il mare ha il sapore del mito e della storia, ma ha anche il valore della sfida per la conoscenza. Per lunghi secoli l’estensione delle superfici oceaniche e la forma degli abissi marini hanno rappresentato il luogo dell’ignoto
  • L'Oceano e le Colonne D'Ercole
  • Oggi partendo dal vecchio continente con una nave da crociera possiamo sbarcare in territorio americano in soli cinque giorni. Ma non è sempre stato così!
  • All’inizio del Quattrocento (XV secolo) anche i marinai più esperti giudicavano pericolosa la navigazione nell’oceano Atlantico. Antiche leggende raccontavano di un mare pauroso, popolato di mostri e spazzato da venti terrificanti. I comandanti delle imbarcazioniche si dirigevano verso il nord dell’Europa navigavano sempre tenendosi vicini alle coste. Spingersi a ovest, in pieno oceano Atlantico, era considerato una FOLLIIA anche se qualcuno in passato lo aveva fatto.
  • Nella tradizione occidentale la linea di demarcazione tra noto e ignoto, tra mondo conosciuto e terre inesplorate è simbolicamente rappresentata dalle Colonne d’ Ercole, due promontori rocciosi nei pressi dello stretto di Gibilterra, punto di incontro tra il Mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Il mitico Ercole divise il massiccio in due parti creando le due colonne, sulle quali impresse la scritta “non plus ultra”, ovvero “non più oltre”. Le colonne d’Ercole divennero così il limite ultimo e INVALICABILE elle terre e dei mari esplorabili dall'uomo.
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