Salve, Rosalin Franklin. Io sono Katherine Johnson e lavoro per la NASA. Durante il mio periodo di lavoro ho dovuto affrontare problemi legati al fatto di essere donna, e so che anche tu hai affrontato una situazione simile
Salve, Katherine. Io, invece, mi sono occupata di comprendere la struttura del DNA e RNA. E anche io mi sono imbattuta in problemi causati dal mio essere donna.
Io ho dovuto lottare persino per poter frequentare la scuola. Infatti, sono stata la prima donna afroamericana ad accedere all'università della Virginia.
Anche io sono stata fortunata perché la mia famiglia proveniva da una stirpe di studiosi e ho potuto studiare. Com'era il clima quando sei entrata all'università?
La Virginia era uno stato famoso per il suo razzismo contro le persone di colore, soprattutto se donne.
Addentrarti nel mondo del lavoro è stato più facile?
Purtroppo i pregiudizi del passato hanno una forte influenza nel contesto dello studio e del lavoro.
Non è stato facile neanche per me entrare nel gruppo di ingegneri che facevano i calcoli per la NASA. Non capiscono che bisogna giudicare solo in base al talento e alla capacità individuale di affermare le proprie qualità.
E' stato difficile avere pari opportunità. Mi sono trovata in un ambiente maschilista e ostile perché ero donna, in cui è stato difficile non sottostare al volere degli uomini.
E spesso, come nel mio caso, le donne sono meglio degli uomini ed è un peccato che non venga dato credito a menti brillanti solo perché donne.
Pensa che i miei colleghi uomini sono riusciti a rubarmi le immagini dei miei studi e a prendersi i meriti delle mie ricerche.
Vorrei che una donna possa esprimere le proprie passioni senza le pressioni e i condizionamenti della famiglia e dell'ambiente culturale in cui vivono.
Non riesco a capire perché si insiste a proporre un'immagine falsata della donna. Proiettata in un contesto esclusivamente familiare o rappresentata tramite rappresentazioni stereotipate.