Hai una terribile malattia dello spirito: i moderni la chiamano accidia, gli antichi aegritudo.
Solo il nome mi spaventa!
Non è strano: ne hai sofferto a lungo.
E' vero: in questa tristezza tutto è aspro, la via alla disperazione è sempre aperta; questo flagello mi tormenta giorno e notte
Spiega meglio: che cosa ti opprime?
E' come se uno fosse circondato da innumerevoli nemici e non avesse una via di fuga, né speranza di aiuto o di salvezza
La causa di tutti i tuoi mali è un'opinione perversa, che sta distruggendo te e ha distrutto già altri uomini.Pensi di stare male?
Malissimo, e non per un solo motivo. Per infinite ragioni.
Il male ha una radice profonda: occorre strapparlo dalle radici, ma non so ben da dove iniziare. Dimmi, qual è per te la cosa peggiore?
Tutto quello che vedo attorno e quello che ascolto e quello che tocco
Tutto questo è tipico di quella che ho chiamato accidia: le cose tue ti affliggono tutte. Ma dimmi: le tue cose ti sono così tanto moleste come dici?
Smettila di perseguitarmi con queste tue domandine: anche più di quello che è possibile dire