Allora bambini vi presento un compagnetto nuovo, lui è Adam!
Ma perchè non giocate pure con Adamo?!
Ma maestro lui non parla!
Bambini oggi impareremo la lingua dei segni
Un giorno arriva in classe un nuovo bambino sordo-muto e viene presentato dal maestro a tutta la classe., il suo nome è Adam.
Partiamo dalle lettere dell'alfabeto: allora Adam la lettera "A" si dice in questo modo..
E Martina?!
Adam, Adam come si dice Giulia?
Tutti i bambini durante l'intervallo giocano come al solito tra di loro, lasciando da parte Adam. Il maestro si stupisce di questa cosa e chiede il motivo di tutto ciò ricevendo da un'alunna come risposta che Adam non viene capito in quanto usa solamente i gesti e non la parola.
Adam, Adam dai aiutaci vogliamo imparare una nuova lingua!
Allora il maestro trova il modo di risolvere il problema capendo che l'unico problema è il canale comunicativo e quindi un giorno spiega ai bambini che si può parlare non solo con la bocca ma anche con i gesti e si avvia a spiegare la lingua dei segni.
Il maestro allora almeno una volta al giorno si dedica alla lezione della lingua dei segni, facendosi aiutare da Adam e facendolo diventare un elemento fondamentale per la comprensione della lingua dei segni e quindi preso in considerazione da parte di tutti i suoi compagni.
Adam diventa parte integrante del gruppo classe, anzi un punto di riferimento per i compagni e un punto di forza.
Adam riesce a integrarsi perfettamente con il resto della classe diventando parte attiva dei vari meccanismi del gruppo, passando a sentirsi escluso come un elemento fuori dal contesto a essere il bambino più ricercato e ammirato
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