Andiamo alle porte Scee, vedrai Paride combattere contro Menelao
Achei e Troiani avanzano gli uni contro gli altri, finchè i due eserciti si trovano l'uno di fronte all'altro. Quando Menelao vede Paride, tra le prime file di soldati, avanza, desideroso di vendetta, mentre Paride indietreggia per confondersi tra i compagni.
Vieni qui, figlia mia, tu non hai colpe, sono stati gli dei a mandarci la guerra.
Ettore, avendo visto la scena, si rivolge con rabbia al fratello Paride, incolpandolo della guerra contro gli Achei; Paride replica che avrebbe sfidato Menelao in un duello leale ed il vincitore avrebbe tenuto con sè Elena.
fissiamo i patti
Iris raggiunge Elena e le dice di lasciare il suo telaio e di seguirla alle porte Scee per vedere il duello tra Paride e Menelao.
Elena raggiunse Priamo, che la accolse amorevolmente ed insieme si sedettero ad osservare i guerrieri; Elena indicò a Priamo i nomi di ciascun guerriero greco.
Priamo giunse sul campo di battaglia e incontrò Agamennone e con lui fissò i patti: se Paride avesse ucciso Menelao, avrebbe tenuto Elena e le ricchezze e gli Achei avrebbero fatto ritorno in patria; se invece fosse avvenuto il contrario, i Troiani avrebbero restituito Elena con le ricchezze ed avrebbero pagato un compenso.
I due rivali avanzarono l'uno verso l'altro, scambiandosi sguardi furenti ed inizio il combattimento. all fine Paride ebbe la peggio, ma venne a soccorrerlo la dea Afrodite che lo avvolse in una nube fittissima e lo fece sparire, trasportandolo tra le mura di casa.
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